L’assicurazione contro la disoccupazione (AD) copre, per un determinato periodo, una parte dei costi salariali dovuti dai datori di lavoro ai lavoratori la cui attività è stata ridotta. L’indennità per lavoro ridotto è stata creata per prevenire i licenziamenti nel caso di perdite di lavoro temporanee e inevitabili.
L’introduzione del lavoro ridotto mira a far fronte a improvvisi cali di attività e a mantenere posti di lavoro. L’indennità per lavoro ridotto (ILR) è un’alternativa al licenziamento offerta ai datori di lavoro dall’assicurazione contro la disoccupazione.
Contrariamente a quanto avviene per l’indennità di disoccupazione, le prestazioni vengono pagate al datore di lavoro. Le imprese che hanno fatto domanda di lavoro ridotto hanno l’obbligo di versare ai loro lavoratori l‘80% della perdita di guadagno come salario, il giorno usuale di paga.
Ogni lavoratore ha comunque il diritto di rifiutare l’indennità per lavoro ridotto, nel qual caso il datore di lavoro è tenuto a continuare a versare l’intero salario. Tuttavia, per i lavoratori che non accettano l’indennità aumenta il rischio di licenziamento.
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