In mancanza di indicazioni da parte delle autorità, il rifiuto di lavorare è infondato. Il datore di lavoro non è tenuto a continuare a versare il salario. Se il rifiuto persiste, il datore di lavoro ha il diritto di licenziare il dipendente con effetto immediato. Se il dipendente non si presenta al lavoro, anche questo può essere considerato come un abbandono del posto di lavoro. In entrambi i casi, il datore di lavoro può anche avere diritto a un indennizzo (ad esempio, trattenere un quarto del salario mensile).
Se il rifiuto è giustificato (il datore di lavoro non rispetta le prescrizioni d’igiene e non prende alcuna misura per proteggere il personale), i dipendenti hanno il diritto di rifiutarsi di lavorare. Il datore di lavoro, tuttavia, è obbligato a continuare a versare il salario.
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