Il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale delle finanze di studiare, in collaborazione con il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca, il Dipartimento federale dell'interno e il Dipartimento federale di giustizia e polizia, una serie di provvedimenti per eventuali indennità da versare ai settori economici più colpiti e di sottoporgli le proposte corrispondenti entro il 18 dicembre. Nella sua seduta dell'11 dicembre il Consiglio federale terrà un primo dibattito sull'argomento.
Se uno o più i Cantoni lo richiedono e finanziano per metà i relativi costi, la Confederazione può, secondo la legge COVID 19 del 25 settembre 2020, sostenere finanziariamente nei casi di rigore le imprese che, a causa della natura delle loro attività economiche, sono particolarmente colpite dalle conseguenze dell’epidemia di COVID-19, in particolare le imprese facenti parte della filiera dell’organizzazione di eventi, i baracconisti, gli operatori del settore dei viaggi e le aziende turistiche. Un caso di rigore è dato quando la cifra d’affari annuale è inferiore al 60 per cento della cifra d’affari media pluriennale. Sono prese in considerazione la situazione patrimoniale e la dotazione di capitale complessive.
Nell’ambito degli strumenti di promozione della politica turistica sono in atto misure immediate già da febbraio di quest’anno. Queste riguardano innanzitutto le attività d’informazione e di consulenza, nonché gli interventi per superare i problemi di liquidità. La Confederazione sta rafforzando il suo sostegno rinunciando per esempio a incassare il rimborso per il resto del prestito supplementare concesso alla Società svizzera di credito alberghiero (SCA) e scaduto a fine 2019. La SCA dispone così di altri 5,5 milioni di franchi per prestiti destinati a finanziare retroattivamente gli investimenti che le aziende alberghiere hanno coperto negli ultimi due anni con il proprio flusso di cassa.
Nella sessione straordinaria di inizio maggio 2020 il Parlamento ha approvato lo stanziamento di ulteriori fondi federali per un totale di 40 milioni di franchi a favore di Svizzera Turismo (ST), a condizione che l’ente ne impieghi la metà per sostenere finanziariamente i propri partner. Inoltre, è stato stabilito che i fondi supplementari devono essere utilizzati per promuovere il turismo sostenibile e il turismo sul territorio nazionale e che occorre puntare sull’offerta di pacchetti turistici a prezzi convenienti.
Nell’ambito della politica regionale la Confederazione ha concesso finora circa 530 milioni a titolo di prestiti attualmente investiti per progetti, 60 per cento dei quali riguardano il settore del turismo. La gestione di questi prestiti è delegata per legge ai Cantoni. Per rafforzare la liquidità dei beneficiari, la Confederazione offre ai Cantoni più flessibilità per quanto riguarda le possibilità di moratoria. Ciò permette di sostenere a breve termine soprattutto il settore delle ferrovie di montagna, dove gli ammortamenti sono spesso in scadenza dopo la stagione invernale.
Il 18 settembre 2020 il Consiglio federale ha varato misure di riduzione dei costi per sgravare le imprese e stabilizzare la congiuntura, concentrandosi in particolare sulla capacità innovativa delle imprese svizzere. A tal fine il Consiglio federale ha autorizzato un’aggiunta di 7,5 milioni di franchi ai mezzi finanziari disponibili per il periodo 2021-2023. I fondi devono essere ancora confermati dal Parlamento – la decisione è attesa per dicembre 2020.
Inoltre, il Consiglio federale ha ordinato la sospensione temporanea delle esecuzioni per il ramo dei viaggi. Fino al 31 dicembre 2020 le agenzie di viaggio non possono essere escusse per il mancato rimborso in seguito a un viaggio annullato.
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